DMTK ~Combat Arms EU~ »ITA CLAN« ~ Minecraft World ~ Download Manga e Anime

Il segreto del monte argento

« Older   Newer »
  Share  
MrKillaLol97
view post Posted on 17/12/2012, 20:02




~IL SEGRETO DEL MONTE ARGENTO~

Finalmente! Eccolo, lo vedo stagliarsi nel cielo, imponente, mette quasi in soggezione. Lo riuscivo a vedere già da casa mia, a Ebanopoli, e lo osservavo come la mia meta, lontana e ultima, ma ora era vicino, a portata di mano, ed io ero pronto ad affrontarlo: il Monte Argento. Avevo dovuto conquistare tutte le medaglie di Kanto per potervi accedere, ma ormai era fatta. Ogni allenatore degno di questo nome dovrebbe avventurarvisi, per dimostrare di essere il migliore, e ora tocca a me. Sono determinato, e non mi preoccupano le parole della guardia, i miei Pokèmon ora sono forti, e lo sono anche io.
Mi avventuro nel sentiero erboso che mi condurrà alla montagna: trovo dei Pokèmon più forti di molti già incontrati, ma il mio Dragonite li sconfigge senza troppi problemi. Dopo un paio d'ore, raggiungo l'entrata della grotta del Monte, e non mi resta che scalarlo... Dopo una breve pausa, mi ci addentro, emozionato. E' umido, lo spazio all'interno è ampio, c'è addirittura un laghetto e una cascata ed ogni roccia trasuda grandiosità: favoloso! Comincio a camminare, puntando verso l'alto, per raggiungere la vetta. Sono eccitato, ma dopo poco c'è qualcosa che mi riporta alla realtà. Non incontro subito pokemon, ma scorgo [O forse mi immagino] delle ombre dietro le rocce. Comincio ad avvertire un senso di disagio, e mi sento seguito... Ma proseguo, devo farlo. Finalmente trovo qualche Pokèmon: sono veramente forti, ma forse preferisco uno scontro aperto alle ombre inseguitrici.
I miei Pokèmon riescono comunque a sconfiggerli, ma risentono delle battaglie. Li curo come posso e continuo. Dopo un periodo di interminabile cammino, vedo una luce, un'apertura nella parete rocciosa che da all'esterno. Ne varco la soglia e mi ritrovo all'esterno del monte: c'è la neve, alberi persino, ed è grande, uno spiazzo alberato sul versante del monte. L'esterno del monte è troppo ripido per essere scalato, quindi cerco di seguire un sentiero tra gli alberi costeggiando la parete della montagna cercando un'altra apertura che mi consenta di rientrare e proseguire all'interno. Qua fa pure freddo, e fatico a camminare nella neve, ma mentre avanzo vedo altre ombre: questa volta sono reali. Le vedo chiaramente anche se si muovono rapidissime, ai piedi degli alberi, tra le rocce e di chioma in chioma; hanno anche gli occhi, sembrano maligni, mi guardano, tremo. Accelero, ma sono comunque più veloci di me, potrebbero attaccarmi quando vogliono: lo fanno.
Mi si para davanti uno Sneasel. Mi fissa con uno sguardo che gela il sangue, più di quanto non lo sia già per via del freddo.
"Vai Piloswine!" è un tipo Ghiaccio, non dovrebbe avere problemi a combattere in quelle condizioni.
"Usa Forzantica!" Ma Sneasel schiva.
"Riduttore!" Ma schiva, e subito replica con Nottesferza; un altro sbuca da un albero, e si schianta su Piloswine ancora barcollante. Un terzo, un'altra Nottesferza. Estraggo una Pokèball, chiamo anche Arcanine, ma realizzo che il pericolo è ben maggiore: sono troppi. Forse dieci, forse venti, sono sbucati tutti dai loro nascondigli nel giro di 2 secondi. Sono in trappola! No, forse c'è ancora speranza: con la coda dell'occhio vedo finalmente un'entrata nella montagna, ed è vicina! Do l'ordine ad Arcanine e corro più che posso verso la grotta, e mentre sono in corsa faccio ritornare nella sfera Piloswine, quasi esausto. Un Weavile usa Inseguimento.
Piloswine cade a terra, e gli Sneasel gli si gettano addosso. Ormai sono sulla soglia, ma non riesco a muovermi: guardo impietrito Piloswine venire lacerato dagli artigli degli Sneasel; in pochi secondi la neve diviene rossa, impregnandosi del sangue del Pokèmon, mentre gli Sneasel gli sono ancora addosso e usano gli artigli per sventrarlo e scavargli il corpo.
Sono paralizzato, e mi assale la nausea alla vista di quella scena orrenda. Arcanine mi salva dall'assalto di altri Sneasel tirandomi dentro la grotta. Sbatto a terra, ma riesco a riprendermi. Voglio tornare indietro, ma cosa posso fare ormai? Almeno io e Arcanine siamo salvi.
Perchè non mi inseguono all'interno? Prima che possa terminare alcun ragionamento, un boato mi paralizza nuovamente, e girandomi vedo un Ursaring che con il braccio alzato si appresta a colpirmi. Ho gli occhi sgranati, non riesco a muovermi. Arcanine prende il colpo al posto mio, viene scagliato lontano e sbatte violentemente contro la parete. E' steso per terra, si spande una macchia di sangue sotto di lui, e i miei occhi vengono offuscati dalle lacrime. Riesco solo ad urlare il suo nome, poi l'Ursaring mi colpisce di rovescio, e anche io vengo spazzato via.
Mi schianto a terra, vedo il Pokèmon ignorarmi e dirigersi verso Arcanine, che si stava riprendendo. Poi la terra sotto di me frana, cado nel vuoto, e l'ultima cosa che sento sono i boati di Ursaring e le grida di dolore di Arcanine. Poi niente... Mi risveglio con un dolore alla testa. Tocco il sangue appiccicoso tra i capelli e sul viso. Per quanto sono rimasto svenuto? Mi alzo in piedi a stento, penso di avere un braccio rotto. Cerco di ricostruire l'accaduto e mi guardo intorno. Sono in uno spazio più buio rispetto a prima. Guardo in alto: ho fatto una bella caduta. Ma è impossibile risalire: Dragonite non può tirarmi fuori, è troppo stretto. Ma sono già fortunato ad essere vivo. Davanti a me c'è un passaggio strettissimo. Mi ci infilo, ma cado. Ho una brutta sensazione, ma dopo ciò che ho passato non mi pare troppo strano.
Mi guardo attorno: mi ritrovo in una specie di ampia sala, una grotta, un antro. E' molto buia, la luce filtra da alcuni punti dell'altissimo soffitto, ma è poca e non basta ad illuminare l'intera sala. Ha qualcosa di inquietante, e mi sembra diversa dal resto del Monte Argento. Cammino fino a quello che pare il centro della stanza, che è un po' più illuminato. Vedo davanti a me qualcosa di indistinto, una massa scura nel buio. Ad un tratto la sagoma scura sembra muoversi lentamente. Sono in ansia, e questa sagoma sembra voglia prolungare la mia agonia, tenermi sulle spine, muovendosi così piano. Poi vedo due occhi, che si guardano intorno e si fissano su di me. Mi torturano lentamente, sono terrorizzato, sento la paura crescere dentro di me. La figura truce si alza. Faccio uscire dalle Pokèball la mia squadra.
Fanculo al buio e a queste dannate ombre "Noctowl, usa Flash". La sala si illumina. E' molto alta, e la cosa più strana e che più mi colpisce sono quelle venti fessure che sembrano tante grotte che costellano la parete rocciosa della sala. Oltre queste non sembrava esserci alcuna uscita. La creatura viene accecata per un momento, poi si rigira verso di me: è un Aerodactyl. Allarga le possenti ali ed emette un forte ruggito verso l'alto, che rituona in tutta la grotta. Un brivido mi percorre la schiena. Da ognuna di quelle aperture nella roccia si affaccia un Aerodactyl. La paura iniziale diventa disperazione. Sono finito. Le creature si levano all'unisono, e si scagliano contro di noi. Prima di poter fare qualunque cosa, il primo Aerodactyl svegliatosi mi prende tra le fauci, stritolandomi in un morso. Sento un dolore atroce, sputo sangue, sento che tutte le mie membra si stanno come sciogliendo, poi niente più. Sono morto?
No, non ancora. Magari lo fossi. Mentre vengo portato via dal mostro, vedo la mia squadra di Pokèmon che vengono impietosamente dilaniati dal branco. Si dipinge nei miei occhi quell'orrendo spettacolo di sangue e carne che cadevano, e le grida disperate di dolore. Poi i versetti dei famelici cuccioli di Aerodactyl che banchetteranno con il mio corpo; poi il buio, di nuovo, ma stavolta per sempre. L'ultima cosa a cui pensai furono le parole di quella guardia. "Di qua si va a Monte Argento. Vi sono Pokèmon spaventosamente forti laggiù.'' diceva.


Fonti
CODICE
https://www.facebook.com/lasindromedilavandonia
 
Top
0 replies since 17/12/2012, 20:02   83 views
  Share